Il possesso di quantità ridotte di sostanze stupefacenti “leggere” fino a 35 grammi non comporta come conseguenza l’arresto
- 24 aprile 2020 Diritto Penale Studio Legale Penale Luciano
È la Corte di Cassazione a chiarirlo con la sentenza n.9733/2020. La vicenda vedeva il Gip escludere sia la configurabilità del requisito della gravità del fatto che la pericolosità dell’arrestato, atteso che l’imputato conduceva un’attività lavorativa trasparente, risultava incensurato e aveva consegnato in modo spontaneo le contenute quantità di sostanza detenute. Il Sostituto Procuratore, ribadita la legittimità dell’arresto alla luce delle considerazioni poste in essere dalla Polizia Giudiziaria in ordine alla molteplicità delle sostanze in possesso dell’imputato oltre alla strumentazione utile al loro confezionamento, deduceva l’erronea applicazione degli articoli 391, comma 4 -ordinanza di convalida di arresto o fermo quando risulta che gli stessi siano stati legittimamente eseguiti- e 381, […]
ApprofondisciLa sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto nel processo penale minorile
- 23 dicembre 2019 Diritto Penale, Diritto Penale Minorile Studio Legale Penale Luciano
I principali obiettivi del processo penale minorile, disciplinato dal D.P.R. 448/1988 e dal d.lgs. 272/1989, sono la rapida fuoriuscita del minore dal circuito penale per non comprometterne la crescita e i processi educativi e l’estromissione di quei fatti di reato scarsamente offensivi. A tal proposito si sottolinea che sino al compimento dei 14 anni d’età il minore non è imputabile, come dispone l’art. 97 c.p.: “non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva compiuto i quattordici anni”. La sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto è un provvedimento con l’obiettivo di realizzare tale scopo. Dispone l’art. 27 del D.P.R. 448/1988 che […]
ApprofondisciQuali sono le conseguenze penali e civili del c.d. bullismo nelle scuole
- 2 settembre 2019 Diritto Penale, Diritto Penale Minorile Studio Legale Penale Luciano
Il bullismo è un sostantivo coniato di recente che deriva dall’inglese “bull”, letteralmente “toro”, dal quale a sua volta è stato coniato il sostantivo “bully”, che indica una persona che usa la propria forza o potere per intimorire o danneggiare una persona più debole. Dalla radice di tale sostantivo derivano il verbo “to bully” e il sostantivo “bullying” (bullismo), termine che indica quindi una relazione tra due persone, tra una vittima ed un soggetto più forte, che danneggia un pari più debole. Il bullismo non è certamente un fenomeno nuovo, ma è oggi più che mai diffuso, anche grazie alla tecnologia ed ai nuovi mezzi di comunicazione, quali i social […]
ApprofondisciIl perdono giudiziale nei processi penali minorili
- 29 agosto 2019 Diritto Penale, Diritto Penale Minorile Studio Legale Penale Luciano
La Costituzione italiana, all’art. 31, comma 2, impone alla Repubblica di proteggere, oltre alla maternità ed all’infanzia, anche la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Alla luce di ciò si spiegano le peculiarità del processo penale minorile, che persegue non soltanto fini punitivi, bensì prevalentemente fini rieducativi e risocializzanti, in un’ottica di protezione e tutela del minore imputato. Per conseguire tale finalità l’ordinamento giuridico ha istituito degli organi giurisdizionali specializzati, con la partecipazione di cittadini estranei all’ordine della magistratura ed esperti in materie dell’età dell’evoluzione ed ha, in particolare, adottato strumenti processuali volti ad evitare gli effetti stigmatizzanti derivanti dal contatto del minore imputato con la giustizia penale. […]
ApprofondisciCome provare la diffamazione a mezzo facebook: l’indirizzo ip può esser ritenuto elemento imprescindibile per la corretta riconducibilità dei post agli autori del reato
- 28 marzo 2019 Diritto Penale, Diritto Penale Informatico Studio Legale Penale Luciano
La maggior parte degli utenti dei social network concepisce questi spazi virtuali come zone franche, dove si possono condividere i propri pensieri e commentare qualsivoglia fatto inerente la vita altrui, senza il rischio di subire alcuna conseguenza. Inspiegabilmente si è indotti a ritenere che un’affermazione ingiuriosa su facebook, un’offesa, una minaccia, non costituiscano un problema, né tanto meno un reato. Nulla di più lontano dalla realtà: su internet valgono le stesse regole della realtà materiale. Se qualcuno pubblica un commento offensivo, crea un falso profilo per ingiuriare, scrive un post diffamatorio, si può agire nei suoi confronti sia in ambito penale che civile. La prima cosa da fare, a rigore […]
ApprofondisciNuovo regime di procedibilità del reato di minaccia con l’entrata in vigore della c.d. riforma Orlando del 2017
- 25 marzo 2019 Diritto Penale Studio Legale Penale Luciano
Nell’immaginario comune si è inclini a sottovalutare alcune condotte, ritenendo le stesse assolutamente lecite e, tuttalpiù, qualificabili come scorrette o maleducate. Tuttavia, mandare a quel paese un estraneo mentre si è alla guida o in coda alle poste, scrivere un post offensivo rivolto ad un’altra persona su un profilo social network, istigare all’odio razziale su internet, sono tutte condotte che possono far sorgere una responsabilità penale in merito a diverse fattispecie di reato, alcune anche piuttosto gravi. Orbene, anche proferire frasi “minacciose” nel contesto di una lite può configurare il reato di minaccia. Ciò, peraltro, è confermato dalla mole di procedimenti penali pendenti nei tribunali italiani, aventi ad oggetto proprio […]
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